- 06Nov2021
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Caro Stefano – Un anno senza di te
Caro Stefano, eccoci qui, il sei novembre è arrivato. Non è un giorno normale per me, come sai, la tua partenza quella sera di un anno fa, non è un ricordo facile. Un anno dopo, ancora non mi sono abituato alla tua assenza, te l’ho già detto troppe volte. Oggi però vorrei pensare solo a te, dedicare questa ricorrenza a tutto il bello che ci siamo scambiati e che abbiamo vissuto insieme. Sono tanti i ricordi che affiorano, sai? Tanti momenti con i Pooh, l’ultimo periodo lavorando al nostro Parsifal, quando mi chiedevi: «Scrivi un brano alla Facchinetti, ci vuole una delle tue alzate d’ingegno, qui». Le lunghe chiacchierate e le tavolate dove tenevi banco fra racconti e battute, la tua fantasia e le nostre risate. Quante risate.
Caro Stefano, poco fa pensavo a quando mi aiutasti — tu solo — in un momento per me difficile, l’unica porta che allora trovai aperta fu la tua, e non so neppure se in quel momento ebbi la lucidità di ringraziarti. Lo faccio ora, so che hai capito di cosa sto parlando. Stefano manchi tanto, a me, ai tuoi amici per sempre, a chi ti ha conosciuto, ai fan che non perdono occasione per ricordarti, alla tua dolce Tiziana.
È incredibile, quanto manchi a tutti. O forse no, non è incredibile. Tu eri Stefano D’Orazio, uno vero, un’anima bella da conoscere e sentire vicina, un fuoco di idee che per raccontarti ci vorrebbero pagine e pagine. Io intanto vado avanti, tutti andiamo avanti. E io, che alla musica come ben sai non riesco a rinunciare, sto lavorando a un progetto completamente nuovo per me, che sono convinto ti sarebbe piaciuto. Anzi, penso che mi sarebbe valso il tuo: «E bravo, Facchinetti!».
Del resto, cambiare a volte i nostri percorsi è bello e tu lo sai bene, perché in questo sei sempre stato coraggioso, avanti anni luce. Ora, Lassù, sarai con Valerio, i nostri Poeti insieme. Chissà cosa vi direte, chissà quante critiche per chi è quaggiù, avrete fatto mille sagaci osservazioni riguardo a ciò che combiniamo, ma sicuramente sempre con grande ironia, come solo voi due sapevate fare.
L’anno prossimo debutterà finalmente anche il nostro Parsifal, sono sicuro che ne sarai felice, so quanto ci credevi, ho visto quanto hai lavorato all’opera. Ora è tempo di raccogliersi nel tuo ricordo, vorrei salutarti con alcuni dei tuoi versi che so che amavi particolarmente. Stavolta li canterò io per te: «Ti porterò con me / Più in là di questo mare / Per tutti i miei domani / Starai con me». Perché non ti dimentico, non ti dimentichiamo. Ricordatelo bene, amico mio.
Apprezzo la professionalita’ e il musicista Sig. CAMILLO FACCHINETTI,MA, questa lettera , grazie per averla condivisa , e’ ALTRO e’ OLTRE e’l’ Anima di una persona sensibile, che si e’ spesa per NOI TUTTI !
LA VITA e’ l’ARTE dell’incontro, diceva VINICIUS de MORAES e semmai ci incontreremo stringere la mano sara’ solo il riconoscimento di una GRANDE ANIMA.
Ancora non mi sembra vero che Stefano ci abbia lasciato, ma purtroppo è così. Una persona così gentile, simpaticissimo e sempre allegro. Mi ricordo quando dopo i concerti si andava a cena iperchè noi come fans dopo il concerto andavamo con i Pooh a mangiare e sempre sorridente. Ciao Stefano .
Ogni volta che ascolo un brano dei Pooh , ogni battito di ritmo della batteria mi fa sentire un vuoto e ricordare Stefano ,non l’ho mai conosciuto personalmente, ma so di certo che era una grande persona oltre che un bravo artista… La vostra arte musicale non farà mai dimenticare , rimarrete nella storia musica.. ciao Stefano..
È vero i Pooh non avranno più i loro Poeti ed ogni volta che sentiremo le loro poesie in Musica non potremmo dimenticarli .
Stefano, come Valerio sono solamente partiti per un lungo viaggio.
Li rivedremo senza dubbio. Ciao ad entrambi.
bravo roby quello che provi per stefano io l’ho prvato due anni ta quando mi e’ venuto a mancare un mio grandissimi amico anche lui un batterista come stefano con questo condivido la tua lettera grazie
Bellissima lettera, Roby .
Dopo un anno io non riesco ancora a crederci.
Sono cresciuta con la Vs musica.
Quanti concerti, vi ho visto da vicino al presso un centro commerciale per autografi cd. È stato emozionante vedervi da vicino.
Ogni volta sentire un vs cd o vinile è emozionante . Le canzoni ti catturano sembrano parlare di te.
Siete Fantastici…. e tu Stefano sei Unico.
Grazie a Voi.
Un saluto un abbraccio virtuale a Voi.
Sabrina
Sono nato con i pooh e morirò con i poo.A volte penso che un brano di pochi minuti possa essere un poesia breve che spesso si interseca con la nostra vita e voi con le vostre poesie e i vostri poeti mi avete fatto emozionare e a volte piangere.Sono sicuro che i grandi uomini,come STEFANO E VALERIO,SONO STATI DEI MESSIA DI DIO,SI PROPRIO COME GESÙ CHE VENNE PER LASCIARE LA PAROLA E LA VERITÀ DI DIO PADRE.GRAZIE A DIO DI AVERCI DATO VOI DUE NEL NOSTO MONDO.RIPOSATE NEL VOSTRO ETERNO RIPOSO E COME NARRA UNA VOSTRA FAMOSA NON FERMATE LA MUSICA ,PERCHE LA MUSICA NON MUORE MAI!!!!!
Ho conosciuto Stefano, ho viaggiato con lui su un Roma-Milano di Italo. Io appassionato dei POOH e dei treni, ho cullato in quelle poche ore un’emozione unica e irripetibile. Persona garbata, gentile e straordinaria. Mi rendo conto ascoltandovi che tu non ci sei più, per la verità anche il tuo sostituto Phil riusciva a trasmettermi grandi emozioni con la rivisitazione di alcuni brani, tipo il finale di Linderberg. In Quei momenti sapevo che però eri indaffarato in altre produzioni e scritture che prima o poi avrebbero rivelato nuove melodie in chiave Pooh. Ti ascolto e mi dico che non ci sei più e la morte mi fa un po’ meno paura con l’ideologia di ascoltarti ancora. Con infinita stima. Maurizio
Anch’io sono cresciuta con i Pooh che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo anche se solo un paio di volte . Stefano ha lasciato un grande vuoto. Mi dispiace tanto tanto. Non ci abitueremo mai alla sua mancanza. Spero che lassù sia sereno . Un abbraccio ai suoi cari e soprattutto a Tiziana ❤️
Che parole belle…semplici e belle, parole che solamente il cuore “nobile” sa pronunciare.
E questo a dispetto di tanti, fa capire “quanta amicizia” ci fosse tra voi, tra voi e “gli altri tre”.
Ancora una volta grazie Roby, per questo “sussulto” che hai al mio cuore con questo messaggio…!!
E anche io ne approfitto per mandare un saluto al nostro SDO che da lassù, col suo sornione sorriso ancora si diverte come fosse “uno di noi” “in mezzo a noi”.
Bellissime parole Roby. Stefano è nei nostri cuori e ci manca moltissimo come ci manca Valerio. Le vostre canzoni hanno accompagnato la mia vita e ho avuto la fortuna di assistere a tantissimi vostri concerti indimenticabili.. Un fortissimo abbraccio a Tiziana .
Bellissime parole Roby. Stefano è nei nostri cuori e ci manca moltissimo come ci manca Valerio. Le vostre canzoni hanno accompagnato la mia vita e ho avuto la fortuna di assistere a tantissimi vostri concerti indimenticabili.. Un fortissimo abbraccio a Tiziana .
Che lettera straordinaria, mi ha commosso fino alle lacrime. Un sentimento di amicizia e di affetto che oltrepassa la vita e che è un privilegio avere vissuto.
Un unico ricordo per il cuore battente dei Pooh. Batti i tamburi anche adesso perché possiamo essere sempre svegli e capaci di mantenere la nostra umanità, oltre i virus, oltre le falsità del Mondo. L’anima di una persona gentile e capace di sorridere sempre quale era Stefano D’Orazio sempre oltre tutto.
Per il GRANDE Stefano…………due parole soltanto.CHE PECCATO !!
E vero e’passato un anno ma non c’e’ sto un solo giorno che la gente che ti ha amato apprezzato e applaudito non ricordasse il tuo sorriso la tua persona e l’artista che sei stato.ma c’e’ un Dio che predilege persone speciali come te ;hai rappresentato il sorriso dei Pooh eri quello che suonavi piu’ dietro di tutti ma di certo quello piu’ vicino alla gente.hai visto che lettera di amore e amicizia che solo Roby puo scriverti ?sappi bene che gli altri tre come tu amichevolmente definivi ogni notte ti sognano per sentirti vicino e rivivere per un attimo i tanti momenti vissuti e condivisi insieme.Ma i Pooh e qualcosa che dovra essere un vivere un suonare e cantare oltre il tempo perche nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma ,del resto anche cosi voi avete iniziato.Create un Accademy Pooh con talenti musicisti e autori che sappiano portare avanti il vostro progetto che non e solo di musica ma e anche sociale …ilpopolo di Pooh e nato cresciuto e invecchiato con voi ma anche nuove generazioni sono rinate attraverso le Vs.canzoni e come qualcuso scrisse lo spettacolo deve continuare….
Chissà se c’é un prato là dove sei adesso…rencidiamo Innamoeati sempre, innamorati mai con la lirica originale di Stefano, per favore?
Mi sembra un gesto gentile per ricordarlo…
Sei e resterai sempre nei nostri cuori….ci manchi tanto Stefano…❤
La nostra giovinezza e la nostra vecchiaia sara’ accompagnata per sempre dalla vostra musica…solo cosi ci sentiremo con voi e voi con noi…grazie per i fantastici momenti e sogni che ci avete regalato
Ciao Roby, tempo fa ti lasciai alcuni testi nella buca delle lettere cosí, senza impegno, come ci siam detti. Tra quei testi ve n’é uno che racchiude lo stato d’animo che stai provando in questo periodo; si intitola “Fotografia”. L’assenza di Stefano ci ha lasciati orfani di una figura ormai facente parte ne nostro tempo vissuto. Un abbraccio sincero
Saverio
Roby,
se con “Innamorati sempre, innamorati mai” andò davvero come riportato nella biografia di Stefano, perché non indici “Chissà se c’è un prato là dove sei adesso” con il testo originario di Stefano?
Non è mai troppo tardi…
Ad un anno dalla scomparsa di Stefano non mi sembra ancora vero, ogni volta che sento una canzone dei Pooh mi viene un magone e mando un grosso ciao al cielo. Come dice Roby NON RI DIMENTICHEREMO MAI.
Come non si può condividere ciò che difficilmente si può descrivere con le parole…un amico è una parte non piccola di te che va via x sempre e in quel x sempre…ci si può ritrovare scoprendo che si è interrelati cosa che non si riesce ad accettare xchè gli occhi non lo vedono più ma… sentendolo lo ritrovano in un afflato oltre il pensiero dove la vita non ha né un inizio e né una fine…un abbraccio a chi non vediamo più…ma che è diventato ciò che non ha inizio e né fine, la Vita Imperitura x sempre
nel 1982, una sera stavi uscendo con una Jaguar, mi sembra alla fine di un concerto in friuli, io cominciavo a smontare il palco, quella volta in Palasport c’ero anch’io perchè amavo i pooh…ciao Stefano
Ero rimasto già senza fiato quando Stefano scese dalla grande astronave dei Pooh, ora di più il fiato si è fatto corto, come posso credere che Stefano non c’è più, come faccio se la mia vita era scansionata dai suoi battiti,dalle vibrazioni che infondevano i suoi strumenti, certo metto un cd ed eccolo di nuovo che mi racconta le sue storie e quelle degli altri tre, certo…..e le sue nuove poesie chi scriverà… Di quel nuovo amore,di una ragazza,e degli amici per sempre. Si aveva ragione Stefano, ora ci vuole una genialità di Roby, insieme agli altri, perché l’aria incomincia a mancare. Per fortuna che arrivato il libro ufficiale dei Pooh. Grazie Roby.
Ciao Roby, la tua manifestazione d’affetto per Stefano va sopra l’immaginabile ed io sono orgoglioso di averti conosciuto di persona nell’estate del 1971 in Campania, facevo parte di un gruppo che intrattenne la serata prima del vostro concerto che ho seguito stando sul palco alle spalle di Riccardo Fogli.