Buona Santa Lucia a tutti!!!
Anche a Bergamo, come in molte città del nord, Santa Lucia è la santa dei bambini che ogni anno nella notte del 12 dicembre, regala giocattoli, dolci e tanta, tanta gioia.
Per accrescere l’attesa dei bimbi, è uso che i ragazzi più grandi nelle sere precedenti, percorrano le strade suonando una campanella per richiamare i più piccoli al loro dovere di andare subito a letto, per evitare che la santa li veda e li accechi gettando cenere nei loro occhi.
Ancora oggi i bambini preparano un piatto con fieno e semola per l’asinello che trasporta santa lucia e dei dolcetti che vengono legati ai lacci delle scarpe, che verranno poi messe sul davanzale della cucina.
Santa Lucia ha accompagnato tutta la mia infanzia, perché aspettavo con ansia e trepidazione quella magica notte come tutti i bambini.
Io sono il primo figlio della famiglia Facchinetti, dopo di me arrivarono altri tre fratelli: Noè, Rita, Renato e a distanza di ben 13 anni nacque Elisa.
Essendo il più grande, i miei genitori mi affidarono sin dai primi anni la responsabilità di seguire con attenzione e cura mio fratello Noè, che aveva solo un anno in meno rispetto a me.
Lo portavo ovunque e lui mi seguiva con fiducia e amore, qualunque cosa io facessi. Noè aveva una corporatura gracilina con un carattere timido, ogni cosa che non conosceva preferiva evitarla, io invece ero esattamente l’opposto, estremamente vivace e sempre alla ricerca di avventure nuove, diverse e qualche volta anche spericolate…!
I guai che ho combinato da piccolo nella valle di Astino (che si trova alle spalle di città alta), dove sono nato e cresciuto con la mia famiglia, bisognerebbe scriverli in un libro e non è escluso che prima o poi lo faccia veramente.
Ora voglio raccontarvi come da piccolo vivevo la notte di “Santa Lucia”.
In quegli anni la notte di Santa Lucia portava grandi nevicate, nevicava così tanto che la mattina seguente ogni cosa era ricoperta fino a 50/100 centimetri e oltre di neve. Io e mio fratello Noè dormivamo nella medesima cameretta e la sera del 12 dicembre, si andava a nanna molto presto.
Io non riuscivo mai ad addormentarmi, l’emozione era troppo forte e durante tutta la notte volevo sbirciare dalla finestra, perché la mia curiosità di vedere Santa Lucia con l’asinello e il carretto carico di giocattoli e dolci era veramente troppo forte! Noè non tollerava questo mio comportamento, aveva una paura tremenda e si nascondeva piangendo sotto le coperte minacciandomi di spifferare tutto ai miei genitori.
Quella magica notte è sempre stata per me la notte più lunga e la più tormentata e quando all’ alba, filtrava dalla nostra finestra un po’ di luce, per noi era la conferma che Santa Lucia era arrivata!!!
Uscivamo dalla nostra cameretta piano piano con i nostri cuoricini a mille, chiamando e svegliando mamma e papà chiedendo loro a bassa voce: è arrivata Santa Lucia? La risposta era siiiiiiii! e io e i miei tre fratelli correvamo in cucina per scoprire quanti meravigliosi regali anche quell’anno aveva portato la Santa, rispettando ciò che ognuno di noi almeno un mese prima, aveva scritto e chiesto attraverso la propria letterina.
Quanta felicità! quanta emozione e gioia in quel clima di grande e gioiosa festa! grazie a Santa Lucia, anche mamma e papà ritornavano per un po’ ad essere bambini come i loro bambini.
È passato tanto tempo da quando io ero bambino, oggi molte cose sono cambiate, il mondo è cambiato, ma certe tradizioni e certe emozioni sono le stesse oggi come allora, negli occhi dei bambini rivedo la stessa meraviglia e gioia che provavo io stesso da piccolo in questa magica notte che è appena passata.
Viva S. Lucia! Viva i bambini!
Roby